…si tratta di una variante del classico tiramisù, dove il caffè viene sostituito con del semplice succo di arancia, naturalmente intendo succo di arancia spremuto da agrumi freschi…perfetto da servire anche ai bambini, visto che senza caffè e quindi caffeina e considerato il carico di vitamina C! Un tiramisù delicato, al fresco gusto di arancia che volendo potete impreziosire con gocce di cioccolato fondente oppure pistacchi o granella di nocciole… ma io lo preferisco così: tutto al naturale, magari con qualche scorzetta di arancia candita come decorazione….
Ingredienti:
- 300 g savoiardi
- 4 uova
- 200 g zucchero
- 400 g mascarpone
- 3 arance
Preparazione:
Prendete le uova direttamente dal frigorifero e separate i tuorli dagli albumi in 2 ciotole capienti. Montate i tuorli con metà dello zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Incorporate poco alla volta il mascarpone e continuate a mescolare fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Aromatizzate la crema con la scorza di un arancia. Pulite bene le fruste del frullatore, perchè se negli albumi ci sarà qualche traccia di tuorlo non riuscirete a montarli bene. Quindi iniziate a montare gli albumi. Mentre li montate versate poco alla volta lo zucchero rimanente. Montateli a neve ben ferma. A questo punto incorporate gli albumi, una cucchiaiata per volta, alla crema di mascarpone. Mescolate delicatamente con una spatola, dall’alto verso il basso, in modo da non smontare gli albumi. Ora decidete se preparare il tiramisù in una pirofila oppure in vasetti o coppe monoporzione. In ogni caso dovrete realizzare degli strati alterni di mascarpone aromatizzato all’arancia a strati di savoiardi imbevuti nella spremuta. Quindi preparate la spremuta con le 3 arance, magari filtratela prima di inzuppare i savoiardi per trattenere pezzetti di polpa e filamenti. Terminate con la crema di mascarpone ed in ultimo decorate con un pò di scorza grattugiata oppure delle scorzette di arancia candita o ancora delle fettine tagliate al vivo. Lasciate rassodare in frigorifero per almeno un paio d’ore prima di servirlo.