Biscotti a forma di uovo

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…ecco un’ idea spiritosa ma anche molto golosa che farà sicuramente impazzire i più piccoli: dei biscotti di pasta frolla con una farcia di crema pasticcera che assomigliano quanto mai a delle uova sode!!! Perfetti per la colazione dei prossimi giorni di festa…

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Ingredienti:

….per la pasta frolla….

  • 250 g farina
  • 125 g burro
  • 100 g zucchero a velo
  • 2 uova (solo il tuorlo)
  • scorza di limone

….per la crema pasticcera…

  • 250 ml latte
  • 70 g zucchero semolato
  • 23 g amido di mais
  • 3 tuorli d’uovo
  • 1 bacello di vaniglia

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Preparazione:

Iniziate preparando la pasta frolla: in planetaria oppure in una ciotola impastate la farina con il burro ancora freddo, per ottenere un composto simil sabbioso. A questo punto aggiungete i 2 tuorli d’uovo, lo zucchero a velo e la scorza grattugiata di mezzo limone ed un pizzico di sale. Impastate per amalgamare tutti gli ingredienti ma non dilungatevi più del necessario per non riscaldare troppo con le mani l’impasto. Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e poi lasciatelo raffreddare almeno per mezz’ ora in frigorifero.

Intanto che la frolla si indurisce un pò , preparate la crema pasticcera. Versate il latte in una casseruola preferibilmente di acciaio con una stecca di vaniglia incisa per la sua lunghezza e mettete sul fuoco. Intanto lavorate in una ciotola lo zucchero semolato con i 3 tuorli d’uovo, quando avrete ottenuto un composto spumoso incorporate l’amido di mais ma non rimescolate troppo. Appena il latte avrà raggiunto il bollore eliminate la bacca di vaniglia. Ora dovete amalgamare il latte con il composto di zucchero uova ed amido. Per evitare che il latte bollente cuocia l’uovo io verso a filo un solo mestolo per volta di latte nella ciotola con lo zucchero e le uova ed inizio a mescolare. Poi ritrasferite nella casseruola e riportate sul fuoco a fiamma dolce. Continuate a mescolare con la frusta cercando di arrivare in ogni angolo della casseruola per evitare che si attacchi sul fondo. Fate molta attenzione a questi ultimi passaggi, perchè facilmente potrebbe impazzire la crema e si potrebbero formare dei grumi. Una volta raggiunta la densità ottimale, togliete dal fuoco e continuate a mescolare ancora per qualche istante. Lasciate raffreddare.

Trascorso il tempo necessario prendete la frolla dal frigorifero e stendetela con il materello.  Con uno stampino di forma ovale ricavate tanti biscotti, che potrete già sistemare su di una teglia rivestita di carta forno. Naturalmente i biscotti dovranno essere in numero pari ed alla metà di essi dovrete praticare un’ apertura nella parte più bassa dell’ovale di forma circolare. Infornate in forno già caldo, in modalità statica a 180 gradi per circa 10 minuti. Non appena la frolla avrà assunto un bel colore dorato, sfornate e lasciate raffreddare completamente.

Sui biscotti senza foro, stendete la crema pasticcera. Invece sui biscotti con il foro spolverizzate abbondante zucchero a velo. A questo punto poggiate sopra lo strato di crema il biscotto con il foro cosparso con lo zucchero a velo. In questo modo otterrete l’effetto uovo.

…ricavate dalla frolla un numero pari di biscotti ovali…
…praticate alla metà dei biscotti un’apertura circolare nella parte più bassa dell’ovale…

Treccia salata con uova sode

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…manca poco al giorno al giorno di Pasqua: ecco un’ idea per una torta salata davvero semplice da preparare, si tratta di una treccia lievitata con una farcia di prosciutto cotto e delle uova sode che anche un bellissimo effetto, esteticamente parlando. Perfetta come centro tavola proprio nel giorno di Pasqua oppure buonissima anche già tagliata a fette magari nel cestino da pic nic della gita di Pasquetta…

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Ingredienti:

  • 600 g farina
  • 5 uova
  • 150 g prosciutto cotto
  • 1 cubetto e mezzo di lievito di birra fresco
  • 1 bicchiere di latte
  • olio d’oliva qb
  • 1 pizzico di sale
  • 1 pizzico di zucchero
  • qualche foglia di prezzemolo
  • qualche foglia di origano

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Preparazione:

Versate il latte in un pentolino e mettetelo sul fuoco appena il tempo necessario per intiepidirlo. Sbriciolate il lievito di birra e fatelo sciogliere nel latte tiepido (mi raccomando non troppo caldo, altrimenti il lievito non farà più effetto). Unite anche un pizzico di sale ed un pizzico di zucchero, mescolate bene. Intanto tagliate il prosciutto cotto a cubetti e tritate finemente qualche foglia di prezzemolo e di origano fresco. In una ciotola capiente versate la farina, aggiungete il latte in cui avrete sciolto il lievito ed iniziate ad impastare, aggiungete anche 1 uovo ed 1 cucchiaio di olio d’ oliva e continuate a lavorare l’ impasto. Infine incorporate anche il prosciutto cotto a cubetti e le erbe tritate. Se il composto vi dovesse risultare troppo compatto potete aggiungere un poco di acqua tiepida. Fatene una palla e copritela con un canovaccio: lasciate lievitare per almeno 1 ora fino al raddoppio del volume. Intanto fate rassodare le altre 4 uova che metterete poi sopra la treccia. Trascorso il tempo della prima lievitazione, riprendete l’ impasto e dividetelo in 3 parti uguali. Ricavatene 3 filoni sottili con cui andrete a formare una treccia. Chiudete la treccia a forma di ghirlanda e sistematela direttamente su di una teglia rivestita di carta forno. Coprite la treccia nuovamente con un canovaccio e lasciate nuovamente lievitare per circa 1 altra ora. Trascorso il tempo della seconda lievitazione sistemate le 4 uova sode sopra la treccia, spennellate la superficie con poco latte ed infornate. Cuocete a 200 gradi, in modalità statica, in forno già caldo per circa 40 minuti.

…dopo la prima lievitazione ricavate 3 filoncini dall’impasto…
…intrecciate i 3 filoncini per creare una treccia…
…formate una ghirlanda e lasciate lievitare nuovamente..
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…dopo la seconda lievitazione sistemate le uova sulla treccia…

Zeppole di San Giuseppe al forno

…le Zeppole di San Giuseppe sono un dolce tipico che si prepara durante la ricorrenza della Festa del Papà, che si festeggia a San Giuseppe, il 19 marzo: sono anche chiamate zeppole napoletane o graffe se fritte…

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…le Zeppole di San Giuseppe al forno sono una variante più leggera delle classiche Zeppole fritte: si preparano con un impasto un poco più ricco di burro e uova che permette alle Zeppole di mantenersi morbide anche dopo la cottura in forno, che di norma invece tende ad asciugare e seccare la pasta choux. Il risultato?? Delle Zeppole buonissime e leggere , morbide e gustose pur non essendo fritte. Per ottenere un risultato ottimale, potete optare per una doppia farcitura: visto e considerato  che gli impasti choux cotti in forno, sono più buoni se farciti, quindi farcitura dentro e fuori, in questo modo le vostre Zeppole al forno risulteranno perfette in termini di golosità e consistenza…

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Ingredienti:

…per la pasta choux…

  • 250 g  farina 00
  • 250 ml acqua
  • 160 g burro
  • 6 uova
  • 5 g sale
  • 1 limone

…per la crema…

  • 500 ml latte
  • 85 g zucchero semolato
  • 40 g amido di mais
  • 4 tuorli d’uovo
  • 1 bacello di vaniglia

…per la decorazione…

  • amarene sciroppate qb
  • zucchero a velo qb

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Preparazione:

In una casseruola, versate l’ acqua, aggiungete il burro tagliato a pezzi ed il sale, mescolate a fuoco medio, fino a quando il burro non si sarà sciolto. Una volta che il burro si sarà liquefatto, aspettate che il contenuto del pentolino arrivi ad ebollizione, cioè che si ricopra di bollicine (è molto importante, perchè se aggiungete la farina prima dell’ ebollizione poi dovrete buttare tutto.) Quindi quando compariranno le prime bollicine in superficie, aggiungete la farina già setacciata tutta in un colpo ed  iniziate a mescolare subito. Togliete la casseruola dal fuoco e continuate a mescolare energicamente in modo che il composto assorba tutta la farina: nel giro di pochi istanti otterrete un impasto compatto e gommoso che si stacca dalle pareti del pentolino. Aggiungete anche la scorza grattugiata di 1 limone, che regalerà un profumo delizioso ai bignè una volta cotti. A questo punto riportate sul fuoco, a fiamma media, e proseguite la cottura per un paio di minuti, sempre continuando a mescolare, fino a quando non sentirete sfregare sotto la pentola, fino a quando il composto non si staccherà dalle pareti del pentolino. A fuoco nuovamente spento, aggiungete le uova, una alla volta, leggermente sbattute, amalgamandole al composto. E’ molto importante che l’ impasto non sia troppo caldo quando aggiungete le uova, altrimenti si cuoceranno!!! Solo quando il primo uovo sarà bene assorbito, potrete aggiungere il successivo. Procedete ad incorporare ogni uovo, uno alla volta, fino all’ ultimo. L’ impasto finale deve essere liscio e sodo come una crema pasticcera compatta. Trasferite l’ impasto in una sac a poche con una bocchetta a fiore con un beccuccio della grandezza di 8/10 mm. Direttamente su di una teglia rivestita di carta forno, create dei cerchi concentrici: 2 giri, uno sull’ altro, con un diametro base di circa 4/5 cm. Cuocete in forno ben caldo a 200 gradi, in modalità statica, per i primi 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 180 gradi senza aprire il forno e completate la cottura per altri 20/25 minuti ( mi raccomando non aprite il forno nella prima parte di cottura altrimenti le zeppole si sgonfieranno.)  Sfornate e lasciate raffreddare le zeppole.

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…create dei cerchi con la sac a poche, 2 giri, uno sull’altro…

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Nel frattempo dedicatevi alla preparazione della crema: versate il latte in una casseruola preferibilmente di acciaio con una stecca di vaniglia incisa per la sua lunghezza e mettete sul fuoco. Intanto lavorate in una ciotola lo zucchero semolato con i 4 tuorli d’uovo, quando avrete ottenuto un composto spumoso incorporate l’amido di mais ma non rimescolate troppo. Appena il latte avrà raggiunto il bollore eliminate la bacca di vaniglia. Ora dovete amalgamare il latte con il composto di zucchero uova ed amido. Per evitare che il latte bollente cuocia l’uovo io verso a filo un solo mestolo per volta di latte nella ciotola con lo zucchero e le uova ed inizio a mescolare. Poi ritrasferite nella casseruola e riportate sul fuoco a fiamma dolce. Continuate a mescolare con la frusta cercando di arrivare in ogni angolo della casseruola per evitare che si attacchi sul fondo. Fate molta attenzione a questi ultimi passaggi, perchè facilmente potrebbe impazzire la crema e si potrebbero formare dei grumi. Una volta raggiunta la densità ottimale, togliete dal fuoco e continuate a mescolare ancora per qualche istante. Lasciate raffreddare.

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Quando le zeppole e la crema pasticcera, saranno ben fredde potrete procedere alla farcitura. Inserite la crema nella sac a poche e farcite ogni zeppola. Decidete voi: se vi sembra di aver preparato delle zeppole di dimensioni un pò grandi potete tagliarle a metà e farcirle sia dentro che fuori, altrimenti sarà sufficiente solo la farcitura esterna in superficie (attenzione a non uscire dai bordi in merito alla farcitura interna per non rovinare l’ estetica.) Aggiungete per ogni zeppola 1 amarena sciroppata, precedentemente scolata dallo sciroppo in eccesso e spolverate con zucchero a velo.

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…doppia farcitura per delle zeppole ancora più golose…

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…un pò di curiosità riguardo le origini delle Zeppole di San Giuseppe: sapete perchè si mangiano le Zeppole il 19 marzo?? Durante il 1700, i friggitori, per omaggiare San Giuseppe, il loro Santo Patrono, il 19 marzo preparavano dei banchetti davanti alle loro botteghe dove friggevano e poi distribuivano questi dolcetti in strada. Ancora oggi a Napoli si possono ritrovare gli stessi scenari, con delle golose zeppole fritte farcite con crema ed amarene al posto dello zucchero e cannella che si usavano originariamente…

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…decorate con zucchero a velo ed 1 amarena…

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Strudel di pere & amaretti

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… oggi vi propongo una versione un pò particolare dello strudel, con un ripieno a base di pere & amaretti. Tradizionalmente lo strudel è un dolce a pasta arrotolata a base di mele, pinoli, uvetta e cannella. Nella mia ricetta ho previsto l’ utilizzo di un rotolo di pasta sfoglia già confezionato, perchè purtroppo spesso capita di non avere mai troppo tempo a disposizione per cucinare, certamente la pasta strudel di più lunga e laboriosa preparazione sarebbe l’ ideale, ma comunque la pasta sfoglia già pronta garantisce un risultato di tutto rispetto e un cospicuo guadagno di tempo…

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Ingredienti:

  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 3 pere
  • 12 amaretti
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1 limone
  • 50 g zucchero di canna
  • burro qb
  • zucchero a velo qb

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Preparazione:

Sbucciate le pere e tagliatele a fette. Mettetele in ciotola con il succo di 1 limone, lo zucchero di canna e la cannella in polvere. Lasciate riposare per almeno una mezz’ oretta. Raccogliete il succo prodotto dalle pere e versatelo in un pentolino, mettetelo sul fuoco a fiamma dolce per ridurlo fino ad ottenere una sorta di confettura, che poi andrete ad incorporare nuovamente con le pere. Accendete il forno a 200 gradi. Srotolate la pasta sfoglia direttamente su di una teglia rivestita di carta forno. Al centro della pasta sfoglia sistemate un primo strato di amaretti sbriciolati (circa la metà), poi versate le pere con la loro confettura ed infine l’ altra metà degli amaretti sbriciolati. Ripiegate le 2 parti laterali di pasta sfoglia sopra al ripieno, avendo cura di praticare dei tagli con un coltello sulla superficie, in modo che in cottura l’ umidità in eccesso riesca a fuoriuscire e la pasta sfoglia si mantenga croccante. Io in questo caso, ho invece tagliato in tante striscie le 2 parti laterali e poi ho ripiegato alternandole, ogni striscia sopra al ripieno. Spennellate la superficie con poco burro fuso e cospargete con dello zucchero di canna. Infornate e cuocete in modalità statica a 200 gradi per 20/25 minuti. Quando la pasta sfoglia avrà assunto un bel colore dorato potete sfornare. Lasciate intiepidire. Servite cosparso con zucchero a velo.

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Rotolo al limone

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…una soffice pasta biscuit che va ad avvolgere una deliziosa e fresca crema al limone. Un dolce perfetto per essere servito a fine pasto, delicato e profumato, non è difficile per quanto riguarda la preparazione, e se lo preparate il giorno prima, poi diventa ancora più buono…

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Ingredienti:

…per la pasta biscuit…

  • 100 g farina
  • 150 g zucchero semolato
  • 5 uova
  • 1 cucchiaino di miele
  • mezza bustina di lievito (8 g)
  • un pizzico di sale
  • la scorza di 1 limone

…per la crema al limone…

  • 500 ml latte
  • 6 uova
  • 150 g zucchero semolato
  • la scorza di 3 limoni
  • 60 g amido di mais

…per la decorazione…

  • zucchero a velo qb
  • 1 limone

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Preparazione:

Iniziate con la preparazione della pasta biscuit: in una ciotola oppure in planetaria, montate con le fruste i 5 tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, aggiungete poi il miele e continuate a montare. Poi montate a neve gli albumi con un pizzico di sale ed incorporateli delicatamente con una spatola al composto di uova zucchero e miele. Fate attenzione a non smontare gli albumi: mescolate delicatamente con movimenti dal basso verso l’alto. Infine incorporate anche la farina ed il lievito, precedentemente setacciati. Amalgamate bene il tutto e versate tutto il composto in una teglia rettangolare che avrete rivestito con un foglio di carta forno. Livellate la superficie con la spatola, per ottenere uno spessore il più omogeneo possibile. Infornate in modalità statica e cuocete a 180 gradi in forno già caldo per 8/10 minuti. Sfornate la pasta biscuit e spolverizzatela con un pò di zucchero semolato. Coprite con della pellicola trasparente, direttamente a contatto con la pasta biscuit, grazie allo zucchero la pellicola non si attaccherà alla superficie della pasta biscuit. Arrotolate e lasciate raffreddare.

Intanto dedicatevi alla crema al limone: versate il latte in una casseruola preferibilmente di acciaio con le scorze dei limoni (io adoro l’ aroma di questo agrume e mi piace mettere la scorza tagliata di 2, che andrà poi eliminata, mentre del terzo aggiungo proprio la scorza grattugiata finemente, per ottenere un aroma ancora più deciso), mescolate e mettete sul fuoco. Intanto lavorate in una ciotola lo zucchero semolato con i 6 tuorli d’uovo, quando avrete ottenuto un composto spumoso incorporate l’amido di mais. Appena il latte avrà raggiunto il bollore toglietelo dalla fiamma ed eliminate le 2 scorze. Ora dovete amalgamare il latte con il composto di zucchero uova ed amido. Per evitare che il latte bollente cuocia l’uovo io verso a filo un solo mestolo per volta di latte nella ciotola con lo zucchero e le uova ed inizio a mescolare. Poi ritrasferite nella casseruola e riportate sul fuoco a fiamma dolce per fare addensare. Continuate a mescolare con la frusta cercando di arrivare in ogni angolo della casseruola per evitare che si attacchi sul fondo. Fate molta attenzione a questi ultimi passaggi, perchè facilmente potrebbe impazzire la crema e si potrebbero formare dei grumi. Una volta raggiunta la densità ottimale, togliete dal fuoco e continuate a mescolare ancora per qualche istante. Lasciate raffreddare, per evitare che si formi la pellicina in superficie coprite con della pellicola direttamente a contatto.

Quando sia il rotolo di pasta biscuit e la crema al limone si saranno raffreddati potrete procedere alla composizione del dolce. Riprendete la pasta e delicatamente facendo attenzione a non romperla, srotolatela. Versatevi sopra la crema al lim0ne e con la spatola spalmatela su tutta la superficie. A questo punto arrotolate nuovamente la pasta biscuit e riformate il rotolo. Avvolgetelo con della pellicola trasparente e riponetelo in frigorifero a rassodare per qualche ora almeno. Prima di servirlo cospargetelo con abbondante zucchero a velo e decorate con qualche fettina di limone.

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…cospargete con abbondante zucchero a velo e decorate con qualche fettina di limone…

Mimose monoporzione

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…la torta mimosa è un dolce relativamente di origine recente, circa gli anni 50, il cui nome è dovuto ai pezzetti di pan di Spagna sparsi in superficie, che ricordano i fiori della mimosa. Si tratta di un pan di Spagna farcito da una golosa crema pasticcera, a cui spesso vengono aggiunti pezzetti di ananas per conferire una nota più fresca ed acidula e decorato con del pan di Spagna sbriciolato per creare l’ effetto mimosa.  Oggi vi propongo la classica torta mimosa rivisitata in simpatiche monoporzioni, semplici da preparare, deliziose e davvero carine da presentare. Ho utilizzato come base il tradizionale pan di Spagna, come farcia della crema pasticcera,  ho invece sostituito l’ananas con delle pesche sciroppate, e come bagna per il pan di spagna ho optato proprio per il succo delle pesche sciroppate…

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…se avete poco tempo a disposizione, potete optare per il pan di Spagna già pronto e diminuire i tempi necessari per la preparazione…

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Ingredienti:

….per il pan di Spagna…

  • 150 g farina
  • 150 g zucchero semolato
  • 4 uova
  • 1 pizzico di sale

…per la crema pasticcera…

  • 500 ml latte
  • 85 g zucchero semolato
  • 40 g amido di mais
  • 4 tuorli d’uovo
  • 1 bacello di vaniglia

…per la farcia…

  • 1 confezione di pesche sciroppate (da 240 g)

…per la decorazione…

  • zucchero a velo qb

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Preparazione:

Per prima cosa dedicatevi alla preparazione del pan di Spagna: in planetaria, oppure in una ciotola capiente, con il frullatore montate le uova intere con lo zucchero. Continuate a montare fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, frullate per almeno 10 minuti. A questo punto, con una spatola, molto delicatamente, dal basso verso l’ alto, incorporate la farina già setacciata e per ultimo il lievito, anch’ esso setacciato. Mescolate con cautela per evitare di smontare il composto. Imburrate una teglia o se preferite rivestitela con della carta forno e versate il composto al suo interno. Con una spatola cercate di livellare la superficie in modo da ottenere uno spessore il più possibile omogeneo. Infornate e cuocete in forno già caldo, in modalità statica a 180 gradi per circa 25/30 minuti. Quando la superficie avrà assunto un bel colore dorato il pan di Spagna sarà cotto. Sfornate e lasciate raffreddare, tagliate il pan di Spagna solo quando sarà ben freddo per evitare che si rompa.

Mentre il pan di Spagna si raffredda preparate la crema. Versate il latte in una casseruola preferibilmente di acciaio con una stecca di vaniglia incisa per la sua lunghezza e mettete sul fuoco. Intanto lavorate in una ciotola lo zucchero semolato con i 4 tuorli d’uovo, quando avrete ottenuto un composto spumoso incorporate l’amido di mais ma non rimescolate troppo. Appena il latte avrà raggiunto il bollore eliminate la bacca di vaniglia. Ora dovete amalgamare il latte con il composto di zucchero uova ed amido. Per evitare che il latte bollente cuocia l’uovo io verso a filo un solo mestolo per volta di latte nella ciotola con lo zucchero e le uova ed inizio a mescolare. Poi ritrasferite nella casseruola e riportate sul fuoco a fiamma dolce. Continuate a mescolare con la frusta cercando di arrivare in ogni angolo della casseruola per evitare che si attacchi sul fondo. Fate molta attenzione a questi ultimi passaggi, perchè facilmente potrebbe impazzire la crema e si potrebbero formare dei grumi. Una volta raggiunta la densità ottimale, togliete dal fuoco e continuate a mescolare ancora per qualche istante. Lasciate raffreddare.

A questo punto non resta che comporre le mimose monoporzione. Tagliate a cubetti il pan di Spagna e sistematene uno strato sul fondo dei bicchierini. Bagnate con il succo delle pesche sciroppate i cubetti di pan di Spagna. Tagliate a cubetti anche le pesche sciroppate. Aggiungete sopra il pan di Spagna uno strato di crema pasticcera e uno strato di pesche sciroppate, poi nuovamente uno strato di crema. Terminate con dei cubetti di pan di Spagna  ed una manciata di briciole. Riponete i vasetti in frigorifero per qualche ora prima di servirli. Cospargete con abbondante zucchero a velo.

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…sul fondo pan di Spagna a tocchetti e poi la bagna…
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…crema pasticcera e pesche sciroppate…
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…ultimo strato di pan di Spagna sbriciolato…
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…spolverizzate con lo zucchero a velo…

 

Lemon Curd

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…si tratta di una preparazione base della pasticceria, una delicata e profumata crema al limone a base di uova zucchero e burro, facile e veloce da preparare. In pasticceria viene utilizzata per farcire torte o crostate. E’ una crema molto aromatica, originaria dell’ Inghilterra, tradizionalmente viene servita con delle fette di pane tostato o degli scones, durante l’ immancabile tè pomeridiano. Grazie all’ utilizzo sia della scorza che del succo ha un intenso sapore e profumo di limone, molto gradevole. Naturalmente con il passare degli anni sono nate numerose varianti che si differiscono dalla ricetta originale per  le quantità degli ingredienti e l ‘aggiunta di altri, io qui di seguito vi propongo una ricetta molto semplice  per preparare una golosa lemon curd in poco tempo e con un risultato che non ha nulla da invidiare alla crema al limone tradizionale inglese…

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Ingredienti:

  • 2 limoni
  • 200 g zucchero a velo
  • 90 g burro
  • 3 uova

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Preparazione:

Spremete 2 limoni e filtratene il succo in modo da trattenere eventuali semi e filamenti. Grattugiatene anche la scorza. In una ciotola versate il succo filtrato, aggiungete la scorza, il burro ancora freddo di frigorifero tagliato a cubetti, le uova e lo zucchero a velo. Con una frusta iniziate a sbattere e trasferite sul fuoco, ma non a contatto diretto, bensì a bagnomaria, continuando a mescolare con la frusta. Fate cuocere la crema a bagnomaria per circa 10 minuti, a fuoco moderato, perchè il composto non deve mai prendere il bollore, per evitare che l’ uovo si raggrumi. Durante questi 10 minuti la crema si addenserà, per capire quando sarà pronta, immergetevi un cucchiaio di legno, quando vedrete che la crema non scivolerà più via, allora sarà il momento di togliere dal fuoco. Versate la lemon curd all’ interno di un vasetto di vetro pulito e sterilizzato, ancora calda, lasciate raffreddare a temperatura ambiente e poi conservate ben chiuso in frigorifero. In questo modo si manterrà per 4/5 giorni. Altrimenti, attendete che la lemon curd si raffreddi ed utilizzatela per farcite torte o crostate.

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Girandole lievitate con uvetta

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…queste alre girandole lievitate differiscono dalle precedenti per la forma e la farcitura: ho aggiunto l’ uvetta sultanina ed ho preparato le brioche a forma di “ghirlanda” mantenendo il buco al centro. Profumatissime e golose, sono perfette anche queste per iniziare la giornata con dolcezza, per la merenda dei più piccoli o semplicemente quando una piccola pausa dolce non può che migliorare la giornata…

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…con una colazione così, è già primavera, anche se fuori piove ed è freddissimo…

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Igredienti:

  • 250 g farina 00
  • 250 g farina manitoba
  • 220 ml latte
  • 50 g burro
  • 75 g zucchero
  • 25 g lievito di birra fresco
  • 1 uovo
  • 1 limone
  • 100 g uvetta sultanina
  • 100 g confettura
  • sale qb
  • zucchero in granella qb

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Preparazione:

Fate sciogliere il lievito nel latte che avrete leggermente intiepidito. Intanto in una ciotola capiente versate le farine, lo zucchero, l’ uovo, il latte in cui si è sciolto il lievito, il burro ammorbidito e la scorza di 1 limone grattugiata, ed infine un pizzico di sale. Impastate e lavorate bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido, liscio ed omogeneo. Formate una palla , copritela con un canovaccio e lasciatela lievitare in un luogo tiepido per almeno 3 ore. Intanto mettete in ammollo l’ uvetta in una ciotola con dell’ acqua tiepida. Trascorso il tempo necessario per la prima lievitazione, riprendete l’ impasto e trasferitelo sul piano di lavoro che avrete leggermente infarinato. Stendetelo con il matterello in modo da ottenere un rettangolo di circa mezzo cm di spessore. Spalmate su metà della superficie un sottile strato di confettura. Sgocciolate e strizzate l’ uvetta. Cospargete sopra la confettura l’ uvetta. A questo punto ricoprite la metà in cui avete steso la confettura con l’ altra metà dell’ impasto, praticate una leggera pressione con le dita in modo da far aderire e compattare bene le 2 parti. Ora con un coltello affilato ricavatene tante strisce lunghe al massimo 10/12 cm, con una larghezza di circa 1 cm. Attorcigliate ogni striscia su se stessa a mo’ di elica e poi avvicinate i 2 lembi per formare un cerchio. Trasferite ogni girandola direttamente su di una teglia rivestita di carta forno, avendo cura di mantenere una certa distanza fra le brioche, perchè con la seconda lievitazione l’ impasto aumenterà nuovamente di volume.  Trasferite la teglia in forno, con la luce accesa, per almeno 1 altra ora . Trascorso il tempo necessario per la seconda lievitazione, tirate fuori dal forno la teglia. Spennellate la superficie di ogni girandola con poco latte e decorate cospargendo con della granella di zucchero. Intanto accendete il forno in modalità statica, a 180 gradi. Quando si sarà riscaldato rimettete dentro la teglia e cuocete per circa 15/20 minuti. Fate attenzione, il tempo è abbastanza indicativo e può variare di qualche minuto in base alle dimensioni delle brioche che avete ottenuto. In ogni modo quando la superficie avrà assunto un bel colore dorato, le girandole saranno cotte. Sfornate e gustatevi queste deliziose brioche lievitate.

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…arrotolate a mo’ di elica ogni striscia ed avvicinate i 2 lembi per formare un cerchio…
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…ecco le brioche pronte per la seconda lievitazione…
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…spennellate ogni girandola con poco latte e cospargete con granella di zucchero…
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…ecco le girandole pronte per essere infornate…
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…eccole pronte per essere gustate…

Girandole lievitate

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…in un giorno gelido come questo, con la neve che cade ininterrotta cosa c’ è di meglio che accendere il forno e cucinare qualcosa di dolce & goloso, lo so ultimamente ricado spesso in qualche lievitato, ma non so resistere a quel profumo meraviglioso che poi mi invade la cucina. Oggi ho scelto di preparare delle morbide, soffici & leggere girandole: delle brioche profumatissime, dal sapore delicato con la nota fresca di agrumi: regalata dalla scorza di limone utilizzata nell’ impasto e dalla marmellata di arancia utilizzata come leggera farcia. Ideali per la colazione o  per una pausa dolce, se preferite per la merenda dei bambini potete optare per l’utilizzo di una confettura chiara come ad esempio quella di albicocche in sostituzione della marmellata di arancia…

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Ingredienti:

  • 300 g farina manitoba
  • 300 g farina tipo 0
  • 120 g zucchero semolato
  • 230 g uova + 1 tuorlo
  • 80 g latte
  • 14 g lievito di birra fresco
  • 80 g burro
  • 2 cucchiaini di sciroppo di malto
  • 1 limone
  • marmellata di arancia qb
  • zucchero di canna qb

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Preparazione:

Versate il latte in un pentolino e riscaldatelo leggermente fino a farlo intiepidire. Versate nel latte tiepido il lievito, il malto e lo zucchero semolato, mescolate bene il tutto in modo da fare sciogliere completamente tutti gli ingredienti. In una ciotola capiente setacciate entrambe le farine: fate una fontana al centro e versatevi il latte in cui avrete disciolto lievito zucchero e malto. Iniziate ad impastare e poi incorporate poco per volta tutte le uova. Continuate a lavorare l’ impasto, aggiungete anche la scorza di limone grattugiata e per ultimo incorporate anche il burro morbido a pomata, non del tutto sciolto. Una volta ottenuto un composto liscio elastico, trasferitelo su un piano di lavoro infarinato e continuate a lavorarlo con le mani per qualche minuto. A questo punto trasferite nuovamente l’ impasto nella ciotola, copritelo con la pellicola trasparente e lasciatelo lievitare fino al triplicare del suo volume (saranno necessarie almeno 2/3 ore, io per abitudine lo metto all’ interno del forno spento, solo con la luce accesa). Trascorso il tempo necessario per questa prima lievitazione, prendete l’ impasto trasferitelo sul piano di lavoro infarinato e stendetelo con il mattarello per ottenere un grande rettangolo dello spessore di mezzo cm circa. Stendete solo su una metà del rettangolo un velo di marmellata di arancia oppure di una confettura chiara a vostra preferenza. Ricoprite la metà in cui avete steso la marmellata con l’altra metà di pasta e praticate una leggera pressione con le mani per far aderire e compattare benne le 2 parti. Ora con un coltello affilato ricavatene tante strisce lunghe, con una larghezza di circa 1 cm. Attorcigliate su se stessa ogni striscia a mo’ di elica e poi dopo averla attorcigliata arrotolatela su se stessa a forma di chiocciola. Trasferite ogni girandola direttamente su una teglia rivestita di carta forno, avendo cura di disporle ben distanziate le une dalle altre, perchè con la seconda lievitazione dovranno arrivare al raddoppio circa del volume. Riponete le teglie quindi, nuovamente nel forno spento con la luce accesa e lasciatele lievitare fino al raddoppio, quasi del loro volume, in questo caso sarà n ecessaria circa 1 ora. Trascorsa questa seconda lievitazione, togliete la teglia dal forno ed intanto accendetelo a 180 gradi. Spennellate con pochissimo latte le girandole e cospargetele co dello zucchero di canna. Quando il forno sarà caldo, infornate e cuocete a 170 gradi per circa 15/20 minuti in modalità statica. I tempi di cottura sono abbastanza indicativi, perchè possono variare sicuramente in base ai forni ma anche in relazione alla grandezza delle girandole, comunque quando le brioche saranno dorate potete sfornarle e godere del meraviglioso profumo.

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…arrotolate ogni striscia su se stessa a mo’ di elica…
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…poi arrotolatela su se stessa per formare una chiocciola…

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Piadina Romagnola

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…la Romagna collocata fra Appenini, pianura & mare offre una straordinaria ricchezza di piatti tradizionali, una cucina semplice ma saporita…

…la piadina, uno di quei cibi della tradizione contadina, una ricetta povera e semplice, dalle origini antichissime che è diventata una regina della tavola, si tratta di un impasto di farina, strutto, acqua e sale che viene impastata e poi tirata con il matterello, tradizionalmente veniva cotta su di una lastra di pietra refrattaria chiamata “testo”. Giovanni Pascoli la definì il pane, il cibo nazionale dei romagnoli. Dal 2014 la piadina romagnola è stata registrata come IGP: Indicazione Geografica Protetta. La classica ha un diametro che varia fra 15 e 25 cm ed è spessa fra i 4 e gli 8 mm, ma da zona a zona varia sia di grandezza che di spessore, ad esempio la piadina “riminese” è grande dai 23 ai 30 cm ma è la più sottile fra tutte: al massimo arriva a 3 mm di spessore. Naturalmente essendo un cibo di origine molto antica, ogni famiglia ha una propria ricetta personalizzata che può differire leggermente in merito al dosaggio degli ingredienti, la grandezza e lo spessore. Riguardo gli ingredienti, le ricette più tradizionali prevedono l’ utilizzo dello strutto, ma viene anche sostituito con olio di semi, c’ è chi aggiunge anche un pizzico di bicarbonato e c’ è chi sostituisce l’ acqua con il latte. Di seguito vi propongo la ricetta della mia nonna che mi ha sempre regalato soddisfazioni ed un risultato eccellente…

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…piadina & prosciutto crudo…
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…piadina squacquerone & rucola…

Ingredienti:

  • 1 kg farina tipo 00
  • 200 g strutto
  • 2 cucchiaini di sale
  • 2 cucchiaini di bicarbonato
  • acqua tiepida 2 bicchieri

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Preparazione:

Fate un fontana con la farina sul tagliere ed al centro ponete lo strutto, iniziate ad impastare. Fate sciogliere il sale nell’ acqua tiepida, indicativamente calcolate circa 2 bicchieri di acqua per 1 kg di farina. Impastate e lavorate con le mani, continuando ad aggiungere poco alla volta  l’ acqua, fino ad ottenere un impasto abbastanza sodo. Continuate a lavorare l’ impasto con le mani per circa 10 minuti, fino ad ottenere un composto liscio senza grumi ed elastico.  Fate riposare ricoperto da uno strofinaccio per almeno un’ora. Passato il tempo di riposo suddividete l’impasto in tante pagnottelle (con 1 kg di farina contate una decina di palline). Stendete ogni pagnotella con il mattarello sopra un tagliere o su un tavolo infarinato, cercando di conferire una forma rotonda.  In linea generale dovrete ottenere delle piadine con circa 25 cm di diametro, lo spessore comunque dipende dai gusti: può andare dai 2 massimo ai 5/6 mm. Per un risultato ed una cottura ottimale la piadina dovrebbe essere cotta su una teglia in ghisa o ancora meglio in terracotta, sotto cui una fiamma vivace la deve far cuocere in fretta. Se non avete queste possibilità potete utilizzare una padella antiaderente e cuocere la piadina a fuoco allegro. Man mano che la piadina procede con la cottura si formeranno in superficie le classiche bolle che conferiscono l’aspetto caratteristico della piadina e la fanno riconoscere ormai in tutte le regioni. Per ottimizzare la cottura della piadina è consigliabile forare con una forchetta entrambe le superfici della piadina. Durante la cottura rigiratela alcune volte.

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…a questo punto la piadina è pronta per essere farcita a piacimento. Le classiche e tradizionali farciture della piadina sono rappresentate dalla varietà di salumi che qui in romagna non ci mancano di certo, oltre a questi altri ottimi accostamenti prevedono l’utilizzo dei formaggi freschi, primo fra tutti  lo squaccquerone accompagnato dalla rucola o in versione più dolce dai fichi caramellati. Oppure ancora le erbe selvatiche, salsiccia e cipolla, pancetta e spinaci, prosciutto cotto e funghi…